COMPRARE INFORMATI

...si chiude...

Posted In: . By marco

Avrete notato che negli ultimi tempi gli aggiornamenti sono sempre più rari e sempre meno si parla del tema per cui questo blog è stato pensato.
Il tempo passa, cambiano le cose che uno vive, sente, fa... E allora è inutile continuare.
Questo blog è un po' vittima degli eventi, del fatto che è difficile da tenere aggiornato, perché richiede tempo e ricerche approfondite per non essere una semplice replica di cose che si trovano già facendo qualche click in giro per il web.
Si chiude qui, dopo più di mille visite e, spero, dopo aver dato qualche informazione utile o qualche spunto di riflessione a qualcuno...

Comprare informati chiude, ma nasce un nuovo blog. Il titolo è "Di vita di viaggi e di altre sciocchezze". Lo trovate qui: http://nickmarco.blogspot.com

 

Uno va al cinema una sera, qui a Washington DC, si sceglie un bel film in un cinemino sulla 19esima, vicino Dupont Circle e, dopo aver mandato giù uno "squisito" American coffee per scacciare il freddo e il sonno da fine giornata lavorativa, si siede comodo in poltrona.

Metà delle luci della piccola sala si spengono, la gente prende posto e partono i primi spot. Una società di telefonia, i trailer delle prossime uscite cinematografiche... Poi parde un videoclip, ritmo carino, sembra fatto bene. E all'inizio non ci fai caso alla scritta semi-trasparente in basso a destra, "NATIONAL GUARD". Ti chiedi "ma che pubblicità è?". Cominci a mettere insieme le parole della canzone, quelle delle scritte che compaiono e a collegare tutto alle immagini.
Pian piano ti rendi conto di cosa hai di fronte: l'esaltazione del "cittadino/soldato", l'eroe che non si tira mai indietro e che dobbiamo ringraziare, perché è per merito suo che viviamo in un Paese libero. "We live in the land of free because of the brave", viviamo in una democrazia basata... sulla guerra.

Enjoy:
http://www.1800goguard.com/movies/index.php

 

Il giorno del Ringraziamento

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mmmh, tacchini!!!

 

un saluto...

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Un saluto agli "amici" della Chiquita, che sono venuti a trovarci...

 

Confessione

Posted In: , , . By marco


Lo confesso: alla prima sera negli Stati Uniti d'America ho ceduto a Mc Donald's!
Non perché morissi dalla voglia di gustare un Big Mac o perché l'aria di Washington DC mi abbia già mcdonaldizzato... Il fatto è che in una città nuova, così diversa da quelle a cui sono abituato, non è stato facile trovare un posto dove andare a mangiare. E allora, di fronte al disorientamento provocato dal primo impatto, cosa c'è di meglio di una multinazionale?
Ahimè, queste corporations hanno il grande vantaggio di essere uguali in tutto il Mondo e l'istinto ci porta a fidarci più di una cosa che conosciamo che di una cosa ignota. Io lo so che Mc Donald's ha schifo, è malsano e insapore. Però ce n'è uno nella piazza principale della mia città, lo vedo sempre, vedo la gente che ci mangia, so cosa ci si mangia e come chiederlo.
La prima sera è andata così e ora che dei nuovi amici mi hanno indicato qualche posto dove andare a mangiare non accadrà più che sarò costretto a rifugiarmi dietro le famosa M gialla.
Nel mia pancia credo non siano rimaste più tracce di Big Mac, ho anche bevuto un tè verde oggi pomeriggio. Per ripulire anche la coscienza, vi segnalo un po' di siti dove trovate tutti i buoni motivi per non andare da Mc Donald's.


www.tmcrew.org/mcd
McNudo
FILCAMS Cgil
mcspotlight (in inglese)

 

Riporto una parte di un interessante post del blog di Jacopo Fo.

Si parla della Chiquita: "compagnia statunitense con sede a Cincinnati, nell'Ohio, specializzata nella produzione e nella distribuzione di banane e altri prodotti di marchi diversi riuniti sotto il brand di Chiquita.
L'azienda e' leader nella distribuzione delle banane negli Stati Uniti d'America dove e' anche tra i maggiori finanziatori dei partiti statunitensi (nel 2002 ha speso 25mila dollari interamente versati al partito Repubblicano).
Con 2,3 miliardi di dollari di fatturato e circa 30.000 dipendenti tra permanenti e stagionali (anno 2002, fonte: Guida al Consumo critico) controlla il 25% del mercato mondiale della banana (provenienza Centro America e Ecuador)."
E' coinvolta in tutto. Intrighi internazionali, scioperi repressi nel sangue, corruzione, scandali e colpi di stato. Utilizza massicce quantita' di pesticidi, erbicidi e insetticidi. Approfitta della sua posizione di potere per imporre prezzi molto bassi alle aziende agricole da cui si rifornisce. Nel 1994 il sindacato SITRAP ha denunciato l'esistenza di squadre armate all'interno delle piantagioni in Centro America e in Ecuador.
I lavoratori sono sottopagati, senza alcuna assistenza medica. Le attivita' sindacali sono represse talvolta con la forza.

 

No alla legge Levi-Prodi

Posted In: . By marco

Riporto il testo della petizione contro la proposta di legge Levi-Prodi, che rischia di costringere la maggior parte dei blog alla chiusura.
Potete firmare qui.

La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Il 99% chiuderebbe.
A fronte di questo chiediamo al dott. Levi e al dott. Prodi e al governo tutto di impedire che la legge Levi-Prodi venga approvata così come attualmente formulata e che venga modificata negli art. 2, art.5, art. 6 e art. 7 nonchè in tutti quegli articoli che possano impedire a tutti i possessori di blog presenti su internet di continuare ad operare senza restrizione alcuna come garantito dall'art. 21 della Costituzione Italiana che riguarda la libertà di espressione che tale legge,se approvata comprometterebbe gravemente.

 

Mi sveglio presto per sbrigare delle cose e a darmi il buongiorno trovo un biglietto di mia madre "La mia macchina non è partita, ho preso la tua".
I pensiero: "Nooo!!! E mo' che faccio?!"
II pensiero: "E se prendessi l'autobus?"
III pensiero: "Posso andare in bici... Ma è lontano, è fuori città, mi ci vorrà tutta la mattina, arriverò sudato e con l'affanno..."
IV pensiero: "Ma siiiì, posso andare in bici! Vado in bici!"

Esco intorno alle 10.
Pedalo, attraverso il centro... Faccio la prima cosa.
Riparto, ora si va fuori città, non molti chilometri... A un incrocio c'è un signore anche lui in bici. Lo supero e vado avanti. Dopo qualche metro mi raggiunge di nuovo e mi grida qualcosa tipo "65 anni e guarda come ti sorpasso".
Poi però rallenta un po', mentre io tengo la mia pedalata. Lo supero ancora e lo guardo sorridendogli. Mi urla ancora "Vai, vai che sei giovane!!"
Lo lascio dietro di pochi metri e poi rallento: sono arrivato. Mi raggiunge e mi giro a salutarlo con la mano. "Ciao, ciao! Buon lavoro..." mi augura mentre continua a pedalare.

Questo è il racconto breve della mia mattinata. Ecco come avrebbe potuto essere senza l'imprevisto iniziale: "Mi alzo, faccio colazione, mi lavo e mi vesto, scendo da casa, prendo la macchina. Sbrigo le mie cose. Torno a casa".
...a volte "boicottare le multinazionali del petrolio" può essere anche piacevole...

PS:
1) tempo impiegato: poco più di un'ora
2) fiatone andata da 1 a 10: 1
3) sudore andata da 1 a 10: 1
4) fiatone ritorno da 1 a 10: 4
5) sudore ritorno da 1 a 10: 2