Abbiamo già parlato di Esso e Total. Oggi aggiungiamo alla lista dei benzinai sconsigliati due altre compagnie: la Shell e la "nostra" Agip. Ho fatto un po' di ricerche e sulle altre compagnie non ho trovato niente: non è poi tanto difficile escluderne quattro e fare benzina dalle altre...
La Shell prende il "suo" petrolio dalla Nigeria. La comunità Ogoni è la principale vittima di questa attività: le sue terre, le sue acque e la sua aria sono irrimediabilmente e mortalmente inquinati dagli stabilimenti Shell. Nel 1995 Ken Saro Wiwa e altri otto militanti per i diritti umani che si battevano contro lo sfruttamento della Shell sono stati condannati a morte e giustiziati.
Le repressioni continuano ancora oggi, e anche l'Agip è coinvolta: "presta elicotteri e navi all'esercito per operazioni di repressione all'interno delle comunità. Squadre paramilitari assoldate dalle compagnie petrolifere seminano il terrore nei villaggi". "Per quanto riguarda l'impatto ambientale, Agip è conosciuta come la peggiore delle compagnie petrolifere del delta del Niger" (per i dettagli Carta settimanale).
Le popolazioni del Delta del Niger non ricevono alcun beneficio dai profitti che la Shell fa grazie alle loro terre. La loro battaglia continua e continua anche la repressione feroce contro di loro.
Ogni tanto ci arriva la notizia che i guerriglieri hanno rapito qualche occidentale, sono stati rapiti anche italiani in quelle zone. L'intero nostro Paese era in apprensione per le sorti dei tecnici italiani nelle mani dei feroci guerriglieri...
Eppure la soluzione è semplice: basterebbe rispettare i diritti di quelle popolazioni, fare in modo che abbiano ciò che spetta loro, non lasciare che muoiano di fame e inquinamento mentre una multinazionale fa enormi profitti grazie alle loro risorse naturali.
Qui trovate un dettagliato rapporto di Amnesty International sulla situazione in Nigeria.
Sul sito Peacelink.it tutte le informazioni sulla campagna di boicottaggio della Shell.
Il web è pieno di informazioni su queste vicende. Su tutti vi segnalo il sito di Human Rights Watch e in particolare questo articolo.
2 Responses to Shell, Agip e il delta del Niger
In qualsiasi parte del globo ti trovi...CIAO MARCOOO!!
Rieccomi di passaggio nel tuo blog,ma sai che mi piace proprio?! Mi piace che vicino ai soliti elenchi di nomi e di marche "out" ci sia una spiegazione più che esauriente di quel cavolo che c'è dietro a tutto quello che ahimè ogni giorno compriamo.
Eh si, perchè alla fine è così: vuoi o non vuoi spesso la nostra cara coscienza la mettiamo a tacere senza neanche troppi problemi. Credo però che se la consapevolezza tra la gente fosse un pò più diffusa sarebbe già un grande passo in avanti. Insomma quello che voglio dire è che ormai anche comprando un paio di scarpe di una ditta locale (...e nelle Marche ne sappiamo qualcosa) rischiamo di finanziare imprese che deviano parte della produzione verso paesi che vanno dalla vicina Romania fino ad arrivare alla lontanissima Cina, paesi in cui parlare di diritti dei lavoratori è ancora cosa ben lontana...
Insomma, appoggio totalmente il "comprare informati": riuscire a non consumare o fare solo "spese etiche" forse è un po' troppo, ma almeno essere consapevoli di quello che si sta facendo non è cosa da poco.
CIAO SCLAAAudia!!! Sono contenta che passi di qua e che ti piace il mio blog. Grazie anche del commento e delle riflessioni... baci
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